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Noi Master



Ricapitolando: GdR è quindi raccontare una bella storia insieme che necessita di personaggi originali e vivi. Sarà quindi compito dei giocatori interrogarsi sul pensiero del proprio personaggio, il suo stato d'animo, il motivo per cui è andato all'avventura.


Inoltre: quali saranno i tratti del carattere di quel personaggio? Si affezionerà agli altri protagonisti della storia? Come muterà il suo pensiero durante le sue avventure? Per rispondere a tutte queste domande, al fine di creare un personaggio vivo, sarà necessario immergersi nel gioco ed allenare la propria dimensione introspettiva. Ovviamente il tutto non sarà fatto in solitario, ma tutto gestito e guidato da noi: i Master!

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Il master, figura portante dei giochi di ruolo, assume diverse funzioni all'interno della giocata (in gergo sessione): diciamo che se i giocatori dovranno impersonare ed animare il proprio personaggio, il master ha il compito di animare il mondo in cui è ambientata la storia, ma non solo.


Facciamo dei piccoli esempi:


"Arrivate di fronte al castello del Sire. La maestosità della struttura e il riflesso dei raggi del sole sui vetri colorati vi lascia un senso di serenità e sicurezza.

Una guardia vi accoglie una volta entrati, chiedendovi di presentarvi.

- Chi va là? - vi chiede allarmato." (Master)


E a questo punto palla ai giocatori, con il loro ruolo di protagonisti della storia, narrare le proprie gesta all'interno del racconto.


"Faccio un passo avanti, con un fare audace tipico del mio personaggio:

- Sono Alecto Carrow, generale delle forze dell'orco O’Thug, porto la mia spada a servizio del Sire- concludo estraendo la spada e portandola in aria simbolicamente." (Giocatore)


Il master passa quindi la parola ai giocatori, che ora sono al centro dei riflettori. Lo sviluppo del gioco, tramite la narrazione, si basa infatti sullo stesso principio di un film, in cui il regista decide quale scena far riprendere alla telecamera.


Possiamo quindi concludere questa parte elencando i doveri di noi master:


  • Costruzione dell'immaginario collettivo. Il master attraverso la narrazione orale crea un mondo immaginario comune per tutti, che chiameremo immaginario collettivo. Possiamo metterla così: mentre leggevate la parte in corsivo, nella vostra mente si è automaticamente creato uno spazio immaginario a rappresentare ciò che veniva narrato.
    All'interno della sessione, tutto ciò avviene costantemente nella mente di tutti i giocatori ed è proprio in quell' immaginario collettivo che il gioco prende vita.


  • Mediatore tra i giocatori ed il mondo. Come abbiamo visto, il master fa tutto ciò che fanno i giocatori, solo in scala molto più grande. Deve quindi essere il tramite tra i giocatori ed il mondo di gioco, rendendo tutto coerente e rispettando l'anima dei propri personaggi.


  • Arbitro imparziale. Un personaggio prende un arco e scocca una freccia verso un troll delle montagne. La freccia lo prende? Se si, quanto lo danneggia?
    Per trovare una soluzione che sia imparziale un master chiede consiglio ai dadi, in cui è la sorte a decidere alcuni sviluppi.

    La meccanica dei dadi è fondamentale per non creare una falsa storia: d’altronde nella vita di tutti giorni affrontiamo un infinità di eventi casuali. Può capitare che andando al lavoro troviamo troppo traffico e facciamo tardi, può capitare che il telefono ci caschi per terra e si rompa, può capitare che da un momento all'altro un virus metta in ginocchio l'economia mondiale.


  • Conduttore del flow di gioco. Parlare è facile, ma la narrazione è tutt'altra cosa.

    Un PNG (Personaggio Non Giocante) con cui ha legato il party (ovvero tutti i giocatori) si è sacrificato per difendere uno dei giocatori e negli ultimi attimi di vita, c'è una commovente ruolata tra i giocatori e il png.
    Il master deve condurre la ruolata in modo opportuno, deve alterare il tono di voce per farlo sembrare sofferente e triste, deve diventare il PNG. In questo modo si facilita l'immersione e, ovviamente, uscirà tutto molto più emozionante.


  • Regista dietro le quinte. Se i giocatori hanno come destinazione il castello del Sire, presto o tardi ci arriveranno e il master dovrà avere un castello da presentargli per quel momento. Scriverà quindi tutte le informazioni necessarie per la ruolata: come è fatto, chi c'è dentro, dove è il sire, la sala del trono, il tesoro segreto e chi più ne ha, più ne metta.

 Ma quindi il master deve sapere ogni singolo dettaglio del mondo?


Qui ci sono più scuole di pensiero.

Secondo noi il master deve essere anche un giocatore e per questo motivo deve dare sfogo alla sua improvvisazione artistica, ma senza far diventare la sessione una pura improvvisazione.


C'è anche un altro motivo, che forse è più importante, per cui pensiamo non sia efficiente basare tutto solo e unicamente su ciò che si è preparato per la sessione di gioco: i giocatori sono imprevedibili.

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Hai scritto e delineato la via principale che porta al castello dalla taverna, con tutte le persone che incontreranno nel mentre? Hai scritto anche una via secondaria tra i boschi nel caso in cui i giocatori decidono di passare di lì? Bene! Stai pur certo che i giocatori costruiranno una mongolfiera per arrivare sopra il castello e paracadutarsi.


Il master deve saper gestire queste situazioni, senza dover andare nel panico.


Nulla di più facile, no?

Noi Master: Vantaggi
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