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GDR TERAPEUTICO-FORMATIVO

Il Gioco di ruolo, una metodologia per allenare la gestione delle emozioni, l’empatia e le abilità sociali

“Si può scoprire di più su una persona in un’ora di gioco che in un anno di conversazione.”

(Platone)


Il gioco di ruolo è ancora un’attività molto dibattuta: da alcuni molto apprezzata, da altri invece mai compresa. C’è poi chi lo vede come un normalissimo passatempo, come lo sarebbe giocare a qualsiasi gioco da tavolo, e c’è chi invece ci si distacca totalmente, ritenendolo troppo complicato.


Qualsiasi sia la strada che ha portato le persone ad interagire con il GdR, finiscono tutti con il rimanere affascinati da esso.


Nell’ultimo decennio, il gioco di ruolo inizia ad essere visto come pratica in grado di produrre effetti benefici sull’individuo.


Per esempio in campo clinico, dove con il fine di far acquisire abilità alla persona gli psicologi ricorrono a tecniche di ogni tipo e il GdR è uno di questi.

Il gioco, in quanto dinamica esperienziale che stimola e motiva la persona, permette già di suo un veloce apprendimento da parte dell’individuo di tutte quelle che al giorno d’oggi vengono indicate come “life skills”, ovvero abilità utili in ogni campo della vita.


Le abilità in questione sono divisibili in tre grandi domini


  • Comunicazione ed abilità interpersonali: tutte quelle abilità utili a stabilire una relazione sana e duratura con gli altri, al fine di cooperare per un obiettivo. Tra le più importanti troviamo la cooperazione tra gruppi di lavoro e l’empatia.


  • Presa di decisione e pensiero critico: ovvero la capacità di discernere quali siano le informazioni affidabili e quali non, e soprattutto come attivarsi nei confronti di una situazione in termini di prese di posizione.


  • Gestione di se stessi: ovvero tutte quelle abilità che riguardano la gestione emotiva e della situazione in maniera responsabile, soprattutto di fronte a difficoltà di qualsiasi natura.

(World Health Organization, 2003).


Questa abilità sono state individuate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come fondamentali per lo sviluppo e la salute della persona.


Ma come si sviluppano attraverso il gioco di ruolo?


Vi è un presupposto fondamentale che permette al gioco di ruolo di sviluppare tali abilità, ovvero l’assenza di competizione.

All’interno del gioco di ruolo infatti, le persone devono collaborare per raggiungere i propri obiettivi. In questo senso le persone non si sentono frustrate in quanto l’uno contro l’altro, ma si sperimentano come squadra che persegue un obiettivo condiviso.


- Abilità relazionali, di comunicazione ed interpersonali -

Queste abilità permettono di gestire le relazioni altrui e di sviluppare l’empatia nei confronti degli altri, pertanto per allenarle occorre che all’interno del gioco si sviluppino delle prove che permettono alla persona di mettersi alla prova in tal senso.


Le partite a sfondo investigativo, per esempio, mettono i giocatori in un contesto di cooperazione in cui è necessario decidere quali sono gli indizi importanti e quali le piste false: l’importante è capire cosa è successo ed andare avanti senza cadere nei tranelli del master!


- Abilità di presa di posizione e di pensiero critico. -

Nel gioco non tutto si svolgerà in maniera lineare, a partire da enigmi e rompicapo che si presenteranno lungo la via dei nostri avventurieri fino alla possibilità di trovarsi a discernere quale sia un’informazione vera da una falsa.

Il Master in questo caso può preparare prove ad hoc per i giocatori mettendoli di fronte a scelte che condizioneranno fortemente l’andamento del gioco. Va specificato che ogni giocatore può contribuire, con le proprie abilità, a risolvere qualsiasi problema gli si presenti davanti.



- Abilità di gestione di se stessi e delle proprie emozioni. -

Per gestire le proprie emozioni occorre prima conoscerle e sapere che queste ci guidano verso degli obiettivi. E’ importante sapere che tutte le emozioni hanno una funzione: la gioia ci spinge alla condivisione con gli altri, la tristezza ci spinge a cercare conforto, la paura ci avverte di possibili pericoli. L’abilità di riflettere su se stessi viene denominata “metacognizione” ed il master potrà intervenire in diversi modi per farla sviluppare, aiutando i giocatori a riflettere sulle emozioni dei propri personaggi, tra cui la presentazione dell’ambiente circostante e l’uso di domande di attivazione (“cosa sta provando il tuo personaggio mentre succede questo?”, “su cosa si sta concentrando mentre lui o lei si avvicina?”).

 (Scicchitano, 2019).

Parliamo più approfonditamente del master e del suo ruolo qui.


In sintesi: gioco, formazione e collaborazione.


Preparate i dadi, perché è ora di giocare di ruolo!











BIBLIOGRAFIA


Scicchitano, M. (Ed.). (2019). Metodo LabGDR: Un manuale operativo per l'utilizzo del gioco di ruolo in clinica, educazione e formazione. FrancoAngeli.


World Health Organization. (2003). Skills for health: Skills-based health education including life skills: An important component of a child-friendly/health-promoting school. Skills for Health 22_04_03 (who.int)

GDR TERAPEUTICO-FORMATIVO: Vantaggi
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