
Cos'è il GDR?
Il gioco di ruolo (GdR), denominato anche Role-playing game (RPG), ci permette di vestire i panni di un'altra persona in un altro contesto. Ogni giocatore, sotto la guida esperta del master (colui che conduce il gioco), delinea i tratti salienti del proprio personaggio.
Il master costruisce poi un’ambientazione, che può ispirarsi a luoghi immaginari o ad ambientazioni preesistenti, una storia avvincente, dei personaggi carismatici e... si va in scena!!
Come si svolge il gioco?
Si tratta semplicemente di narrare le proprie gesta al tavolo. L’arte del parlare insomma.
I giocatori contribuiscono a mandare avanti una storia avvincente, interpretando i propri personaggi all'interno dello spazio immaginario ma collettivo che è l’ambientazione di gioco, mentre il master pensa a fare lo stesso con tutto il resto del mondo (parliamo del ruolo del master QUI).
I giocatori sono quindi autori della storia e delle gesta del proprio personaggio ed è proprio l’interpretazione, spesso in prima persona, che rende emozionante l’avventura!
Dare voce al proprio personaggio significa riflettere sulle sue emozioni ed è uno degli effetti terapeutici del GdR chiamato "metacognizione" (parliamo del gdr formativo-terapeutico QUI).
Una storia quindi per essere avvincente deve essere vera e, di conseguenza, necessita di un pizzico di casualità. Se il master avesse il pieno e totale controllo su tutto, non rimarrebbe nulla ai giocatori!
Per determinare se un giocatore riesce o meno in una certa azione, si chiede quindi consiglio ai nostri carissimi dadi, il cui esito è appunto casuale, ma rinforzato dal background del personaggio.
Per esempio:
Se un giocatore è alla ricerca di indizi, il master può chiedere una prova di dado per vedere se li trova.
Se il suo personaggio è un investigatore, avrà sicuramente un valore bonus al dado in quanto il personaggio in questione avrà magari un occhio più attento ai particolari rispetto ad altri.
Caratteristica molto particolare di tutti i giochi di ruolo è che non c’è mai un vincitore o un vinto.
Vincere o perdere è relativo, l'importante è divertirsi!
Può succedere infatti che la missione dei giocatori non vada a buon fine, magari qualcuno dei personaggi è persino rimasto spiaccicato sotto il piede di un gigante della foresta e comunque la storia continua a funzionare!
A lungo in fatti si canteranno le disavventure di Arold il guerriero spiaccicato e se ne parlerà sia dentro il gioco, magari in una locanda, che fuori, mentre si gusta una pizza tutti insieme!!